Rivista di Diritto SportivoISSN 0048-8372 / EISSN 2784-9856
G. Giappichelli Editore

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Arbitrato sportivo, clausola compromissoria e vincolo di giustizia: profili di sintesi (di Laura Vasselli, Avvocato, giudice sportivo nazionale, docente Luiss Guido Carli.)


This article examines the national dispute resolution system. In particolar, the paper concerned with sport arbitration and justice restriction (vincolo di giustizia sportiva), according to which appeal against the decision of a federation, association or sports-related body may be filed with sport justice authorities.

Come è stato recentemente ben osservato, «Arbitrato e sport formano una relazione complessa …» [1] in ragione delle tendenziale distonìa tra l’uso dello strumento arbitrale per la risoluzione delle controversie sportive ed il principio-criterio generale che vuole sottrarre il più possibile alla giurisdizione dello Stato ogni conflitto di natura sportiva; conseguentemente, ancor più complessa si presenta la dinamica di coniugazione tra la stessa clausola compromissoria (che dal punto di vista strutturale ne costituisce la fonte) e le deroghe al vincolo di giustizia. La storica sovrapposizione concettuale e definitoria tra detti ultimi due istituti nei contesti giuridico-sportivi è un dato acquisito, nel senso che la stessa clausola compromissoria coincide, di regola, con le dinamiche del vincolo di giustizia, destinato a garantire l’effettività delle tutele all’interno del sistema ordinamentale delle federazioni che promanano dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Con la sottoscrizione dell’apposita clausola, affiliati e tesserati assumeranno l’ob­bligo di risolvere le liti future ed eventuali che potrebbero insorgere nel corso dell’atti­vità sportiva solo ed esclusivamente dinanzi agli organi di giustizia istituiti e organizzati all’interno della propria federazione di appartenenza. Le modalità di esercizio e di svolgimento delle attività di giustizia sportiva possono variare tra una federazione e l’altra, ma sarà soltanto la mancata ottemperanza a detto obbligo contrattuale da parte del soggetto tesserato o affiliato ad essere sempre suscettibile di essere sanzionata con l’espulsione dai quadri organizzativi [2]. Dal punto di vista meramente lessicale, l’insolito accostamento tra i procedimenti celebrati dinanzi agli organi di giustizia sportiva e l’arbitrato (che è istituto autonomo, se pur indissolubilmente legato alla classica clausola compromissoria) lascia intendere che esso, comunque utilizzato per la risoluzione di alcune controversie sportive in alternativa alla giurisdizione statale, crea in realtà una autentica contrapposizione all’in­terno del sistema di giustizia sportiva, proprio in funzione del vincolo di giustizia. Traendo dunque la propria identità giuridica dalla apposita clausola compromissoria contenuta nelle previsioni statutarie delle singole federazioni sportive, il vincolo di giustizia si atteggia diversamente a seconda del tipo di controversia, limitato in alcuni casi a quelle di carattere tecnico e disciplinare, più esteso in altre ove il campo di applicazione si rivela più ampio. E, a tale ultimo proposito, riveste estrema pertinenza logico-sostanziale-processuale l’affermazione secondo cui i soggetti del rapporto sportivo sono vincolati dalla clausola compromissoria nei casi in cui le [continua..]
Fascicolo 2 - 2016